Marco Bonfanti è un regista, sceneggiatore e scrittore italiano. Dopo la laurea in Storia dell’arte all’Università degli Studi di Milano, si avvicina al mondo del cinema realizzando i cortometraggi Le parole di Stockhausen (2008) e Ordalìa (dentro di me) (2009), entrambi premiati in diversi festival.
Il suo esordio nel lungometraggio avviene nel 2011 con L’ultimo pastore, un documentario che racconta la storia dell’ultimo pastore nomade della pianura padana. La scena simbolo del film – il passaggio di un gregge di oltre settecento pecore in Piazza del Duomo a Milano – diventa un evento mediatico di risonanza internazionale.
Nel 2014 partecipa alla 71ª Mostra del Cinema di Venezia con Tubiolo e la Luna, episodio del film collettivo 9×10 Novanta, che riceve una menzione speciale ai Nastri d’Argento. Torna a Venezia nel 2016 con Bozzetto non troppo, un documentario sull'animatore Bruno Bozzetto, selezionato per la sezione Venice Classics e candidato ai Nastri d’Argento come miglior documentario.
Nel 2019 dirige L’uomo senza gravità, una fiaba contemporanea con Elio Germano, Michela Cescon ed Elena Cotta. Presentato alla Festa del Cinema di Roma e allo Shanghai International Film Festival, il film viene distribuito in tutto il mondo come Netflix Original.
Nel 2024 ottiene un accesso speciale per realizzare un documentario ambientato all’interno dello Stato della Città del Vaticano, sotto il pontificato di Papa Francesco, prodotto in collaborazione con Canal+. Parallelamente, esordisce nella narrativa con il romanzo Appunti contadini (Edizioni Clichy, 2025).
Fonte immagine: sito web Edizioni Clichy